HO VOGLIA DI PASTA!
Come scelgo la mia fonte di carboidrati per un sano primo piatto?
Sappiamo, o almeno dovremmo sapere, che i carboidrati sono il nutriente principale per reintegrare le riserve energetiche dei nostri muscoli dopo un intenso sforzo muscolare. Allo stesso tempo sono la principale fonte di energia da cui il corpo attinge per aver una prestazione più performante, soprattutto se di lungo e intenso sforzo. Esiste un mondo molto vario che spesso viene generalizzato con la semplice espressione “mangio un primo piatto”…
Ma che opzioni diverse possiamo avere, per non scegliere la comune pasta di semola di grano, ottenuta spesso da farina troppo raffinata, con grano di dubbia provenienza e per questo ad elevatissimo carico glicemico e povera di nutrienti?
Un abbondante piatto di pasta, mangiato senza i giusti accorgimenti, può provocare pesantezza digestiva, senso di ripienezza e precoce stanchezza, difficoltà ad avere energie, anche mentali, repentino calo della glicemia con nuovo e precoce senso di fame e sazietà che dura troppo poco.
I carboidrati della pasta dovrebbero essere sempre abbinati ad una fonte proteica oppure ad una buona dose di fibra proprio per abbassarne il carico glicemico e rallentare l’assorbimento dei nutrienti in essa contenuti.
Ma esistono già dei prodotti che nascono con una quantità maggiore di fibra o un elevato quantitativo di proteine, utili a rendere un piatto di semplice pasta, oltre che buono, funzionale a scopo energetico per chi pratica sport, ma anche per chi deve seguire una dieta con l’obiettivo di perdere peso.
Vi porto alcuni esempi:
Farro: contiene circa 15 gr di proteine per 100 gr contro i 9/10 gr della pasta di semola e 6/7 gr di fibra contro il massimo di 2 gr della pasta tradizionale.
Grano saraceno: non contiene proteine in quantità elevata, ma ha circa 7 gr di fibra ogni 100 gr di prodotto, utili al rallentamento dell’assorbimento dei carboidrati in essa contenuti
Esiste di tante varianti… ceci, lenticchie rosse e lenticchie nere, piselli, lupini. È fatta esclusivamente con farina di tali legumi, senza alcun cereale, quindi sostituibile ad un secondo vegetale, se condita con verdure a piacere. Contiene molte proteine, anche 25 gr per 100 gr di pasta e più o meno 6 gr di fibra. È molto saziante e se vi piacciono i legumi è la soluzione ideale per un piatto alternativo e gustoso. È totalmente priva di glutine.
La consiglio solo nel caso in cui serva sostituire nella dieta la pasta tradizionale con un cereale privo di glutine, come nel caso di chi soffre di celiachia.
Il riso è infatti per natura privo di tale proteina e quindi può andare bene per chi deve eliminare il glutine dalla dieta, ma questa pasta contiene una bassa quantità di fibra ed è povera di proteine totali, quindi non ha un buonissimo effetto sul controllo glicemico. Attenzione chi soffre di diabete o intolleranza agli zuccheri: sarà necessario in questo caso ridurne la porzione.
Anche questa è utile per chi non può assumere glutine in quanto ne è naturalmente priva. Contiene poche proteine, ma è ricca in fibra, quindi preferibile alla scelta a base di riso.
Come vediamo è possibile variare e scegliere alternative nutrizionalmente migliori per inserire nella nostra dieta quotidiana un buona quantità di carboidrati, senza creare danni o affaticare la digestione e la secrezione ormonale. Ricordate che un’altra scelta, ancora da preferire, sono i cereali in chicco: orzo, farro, grano saraceno, quinoa, riso in tutte le sue varietà… sperimentate e non ne rimarrete delusi!
Dott.ssa Eleonora Orso, dietista e istruttore presso WE_BEAT Vicenza.
Laureata presso l’Università di Padova nel 2006, si occupo di nutrizione e dietetica da ormai più di 10 anni.