La National Sleep Foundation ha pubblicato i risultati di uno studio di livello mondiale, che ha richiesto più di due anni di ricerche per individuare gli intervalli di sonno minimi e massimi consigliati per le varie fasce d’età. Le ore di sonno raccomandate, in base alle esigenze individuali, dai 18 ai 64 anni variano tra le 7 e le 9 ore, per gli over 65 tra le 7 e le 8 ore, mentre gli adolescenti e i bambini hanno bisogno di dormire di più.
Per evitare, al mattino, di assomigliare ad uno degli zombie di qualche famosa serie tv è fondamentale prendersi del tempo per sé e per le giuste pause, mantenendo i ritmi corretti del ciclo sonno-veglia. Non c’è da stupirsi se nel tempo la carenza di sonno e di recupero porta ad un calo delle prestazioni, malessere e, nei casi prolungati, ad un rischio maggiore di esposizione a determinate patologie, considerando che la maggior parte delle persone non dorme almeno 6 ore a notte ed il corpo non ha il tempo di recuperare al 100%.
Il sonno è anche uno degli elementi che condiziona la performance sportiva e rappresenta una parte fondamentale in qualsiasi programma di allenamento, un importante fattore di recupero e, nel sonno profondo, avviene la rigenerazione dei tessuti muscolari: non è perciò da sottovalutare.
Il dispendio di energie negli sportivi è maggiore e in caso, quindi, di carenza del sonno le prestazioni subiscono un calo. Un allenamento costante comporta la necessità di dormire a sufficienza, indipendentemente dal tipo di workout e dall’obiettivo, in modo che il corpo abbia a disposizione abbastanza energia e nei giorni di allenamento più intensi la necessità di riposo è maggiore, perchè il fisico ha bisogno di più tempo per recuperare. Se non si dorme a sufficienza, la rigenerazione cellulare dei muscoli non avviene correttamente, il sistema immunitario può indebolirsi, comportando una maggiore possibilità di ammalarsi, e si rischia di incorrere in obesità e diabete perchè si tende a mangiare di più e cibi poco salutari.
I consigli degli esperti per riposare bene sembrano essere poche e semplici regole: cercare di costruire una routine, dormendo ogni giorno lo stesso numero di ore e andando a letto alla stessa ora, mettere da parte la tecnologia, come ad esempio tv e smartphone, un po’ prima di coricarsi, assicurarsi che la camera sia più oscura possibile, evitare caffeina nel pomeriggio e possibilmente anche l’alcool.
Piccoli cambiamenti mirati possono portare a grandi benefici, vale la pena, quindi, di provare ad applicare questi consigli per migliorare la qualità del sonno e della salute.