SOVRALLENAMENTO
Quando allenarsi troppo diventa controproducente
Se è vero che praticare attività fisica in modo costante fa bene al corpo e alla mente, è altrettanto vero che l’eccesso della stessa può portare l’atleta ad una condizione di sovrallenamento.
Questo fenomeno può verificarsi qualora venisse a mancare un corretto equilibrio tra allenamento (stress) e riposo (recupero). Molti atleti, in particolar modo nel bodybuilding, tendono infatti a sottovalutare l’importanza del recupero, dedicando invece quanto più tempo possibile allo svolgimento della propria performance sportiva.
Questo tipo di approccio tende a rivelarsi controproducente se protratto per un lungo periodo di tempo e, soprattutto, se subordinato ad altri fattori non necessariamente inerenti al contesto sportivo.
La qualità della vita, il regime di lavoro e lo stress accumulato giornalmente sono tutti fattori che, abbinati ad una più che costante attività sportiva, vanno ad alimentare il rischio del sovrallenamento.
In poche parole più stress diamo al nostro corpo, più esso necessita di una fase di recupero dove poter ripristinare le perfette condizioni di equilibrio in cui si trovava prima che gli agenti stressanti andassero ad alterare.
I principali fattori scatenanti del sovrallenamento sono:
– Allenamenti troppo frequenti, pesanti e inadatti al proprio livello fisico;
– Intolleranze e problemi alimentari;
– Poco o irregolare riposo;
– Regime di vita eccessivamente stressante.
Come avrai capito, per prevenire tale fenomeno sarà necessario ridurre il più possibile il livello di stress, dedicando il giusto tempo al riposo e al recupero delle proprie condizioni fisiche ottimali.
Il sovrallenamento può presentarsi sotto vari sintomi come:
– Calo eccessivo di peso;
– Insonnia;
– Tachicardia a riposo;
– Eccessiva fatica durante un normale allenamento;
– Perdita di appetito;
– Forti dolori muscolari e articolari;
Nel caso in cui si dovessero riscontrare tali sintomi, sarà doveroso prendere almeno una/due settimane di riposo dall’attività fisica ed aumentare la quantità di nutrienti (sani) presenti all’interno del proprio piano alimentare abituale.
Se invece le condizioni psicofisiche risultano ancora buone, è comunque ideale allenarsi con la giusta metodologia, specialmente per quanto riguarda la durata degli allenamenti ed i tempi di recupero previsti all’interno di essi.
In ogni caso risulta molto utile prendersi una settimana di fermo ogni 2-3 mesi di allenamento al fine di garantire il completo recupero muscolare e le funzionalità psicofisiche ottimali.
Per concludere è bene sapere che il cortisolo (ormone dello stress) si accumula dopo 45 minuti di allenamento, perciò sarà utile dedicare tale tempistica al proprio allenamento, avendo cura di rispettare i tempi di pausa previsti negli allenamenti per lo più di tipo anaerobico.
Umberto battilana, istruttore e personal trainer diploma nazionale Fif.